Salvatore
Benevento, isola pontificia nel Regno di Napoli
Aggiornamento: 15 gen 2022
In questo articolo abbiamo deciso di raccontarvi una curiosità moooolto particolare, qualcosa di cui io non ero a conoscenza (non ditelo in giro) fin quando non ho incontrato Arianna.
Ci eravamo lasciati dicendo che, dopo il fiorente governo longobardo della città, Benevento fu ceduta alla Chiesa nel 1077. Non lo avete letto? Beh, cliccate qui!
Ma in che senso? Si può davvero “cedere” una città intera al governo di qualcun altro? Scopriamo insieme cosa accadde e come si arrivò a rendere Benevento un’isola pontificia nel Regno di Napoli!
L’enclave pontificia
Spoiler: è successo. Quindi sì, si può davvero cedere un’intera città a qualcun altro.
Benevento, insieme a Pontecorvo (odierno Lazio) godette dell’insolito stato di enclave pontificia all’interno del Regno di Napoli. Cosa significa? In sostanza, la città veniva governata dalla Chiesa nonostante la dislocata posizione geografica.
Benevento veniva, dunque, governata da rettori papali, che mantennero la loro carica anche dopo l’annessione definitiva della città agli aragonesi. Un periodo di pestilenze e carestie indebolì molto la città, la quale si riprese soltanto grazie all’intervento dell’arcivescovo, futuro papa, Vincenzo Maria Orsini.
Il dominio e la protezione ecclesiastica sull’enclave durarono fino all’Unità d’Italia. Ad oggi, le testimonianze di tale presenza sul territorio sono varie. Primo su tutti, il monumento presente nei pressi di Apollosa, che segna il confine tra Regno di Napoli e Stato Pontificio. Dopodiché abbiamo (solo per citarne alcuni) il Palazzo dei Rettori, annesso all’omonima Rocca, e Palazzo Paolo V, entrambi situati su Corso Garibaldi.
Il papa beneventano
Da città papale a città natale di un papa, è un attimo. O forse no. Benevento vanta a se l’essere stata la città di papa Benedetto XIII, ricordato per essere stato uno dei papi più innovativi della storia.
Nato a Gravina di Puglia e cresciuto a Solofra (sì, il paese in cui io stesso ho vissuto in provincia di Avellino ahaha), l’Orsini divenne arcivescovo della città sannita e se ne prese cura personalmente fino alla sua morte. Leggenda vuole che, addirittura, papa Benedetto XIII fermò una delle purtroppo frequenti alluvioni a Benevento semplicemente togliendosi la scarpa e buttandola nel fiume. Che sia vero oppure no... forte eh? Ma questo l’avete già letto nel nostro primo articolo su Benevento. Non l’avete letto? Moooolto male! Avreste potuto essere già preparati ahahaha
Siete pronti? L’infarinatura storica l’abbiamo data. Ora tocca ai monumenti, alle leggende sulle streghe e al mitico rione Triggio. Niente più libri di storia, solo taaaanta ma taaaanta paura, promesso ahahah
Vi diamo appuntamento al prossimo articolo!
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